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Materiale per una tragedia tedesca + Iononso

Teatro San Giorgio – Udine

Devo mettermi in pari con i ricordi, cercare di metterli a fuoco e in ordine, anche se sono già passate più di due settimane dalla fine personale di questa speciale avventura teatrale. La squadra goriziana degli “Iononso” è sempre molto concentrata e gli equilibri emotivi fra tutti i componenti del team, sono gestiti individualmente in modo intelligente, anche quando lo stress prevale, anche quando negli stalli qualcuno è costretto a lavorare o altri preferiscono il relax di un bar del quartiere invece che assistere allo spettacolo. Nel pomeriggio pre show sono previste delle prove con il mitico Manu, purtroppo però, arriva al San Giorgio a spettacolo iniziato, giustificato nei giorni a seguire, da un terribile ed ennesimo lutto familiare; condoglianze caro Manuel. Con il click e i segnali vocali in cuffia del super fonico Elvis, sono decisamente pronto a sopportare il buio e la claustrofobia del balcone a 5 metri d’altezza dal palco, e forse, per la prima volta, a lasciarmi un pochino andare, scoprendo delle nuove battute recitate in sala dai teatranti. Purtroppo anche a questa quinta e sesta puntata della saga teatrale, il regista Federico non è presente; anche se lo spirito generale come la performance di tutti mi sembrano ottimi, da un lato mi dispiace, perché il confronto a fine show nei camerini come a cena, è un rituale importante. Ricordo che a spettacolo terminato e a teatro vuoto, per la prima volta proviamo i brani con Manu alla batteria, ma saranno solo delle successive e mirate prove domenicali assieme a lui, Nado e Stefano, a metterlo totalmente a suo agio e in carreggiata. Un grazie infinito va all’amica triestina di Lollo, la quale senza cincischiare e di sua spontanea volontà, decide di filmare documentando tutti i nostri brani dal vivo, semplificando così il successivo lavoro con Manuel! Grazie Nado.