matteite

IL MORO E IL QUASI BIONDO

Circolo Arci Tumbao – Sassari

Yessss, come direbbero in molti. Dopo lo splendido feedback post gig alla 3 giorni estiva dell’ Here i Stay di Guspini, i tre animali del moro, il quasi e il biondo non hanno smesso di domandarsi :” Quando torniamo in quel paradiso di matti, amici e splendide fanciulle? beh, Mattia Sleepwalkers (disponibilissimo come sempre) gira dei contatti e in un battibaleno chiudo due date preparandoci a due sane nottate in traghetto: quella dell’andata e poi quella più malinconica e sofferta del ritorno…(You’ll stumble in my footsteps…). Dopo aver passato la giornata in autostrada stipati dentro la punto del biondo, finalmente il giovedì sera zompiamo sul traghetto da Livorno. Ceniamo a bordo, vediamo lo stesso film in loop tutta la notte e poi ci lasciamo semplicemente cullare dal mal di mare. L’arrivo è da guerrieri; è mattina prestissimo e alla fine Sassari non è poi così lontana, (ricordo sulla via dei tramezzini ottimi e un asino sul ciglio della strada da brivido!). Siamo in super anticipo, passiamo ore a cercare un parcheggio il più vicino possibile al Tumbao, situato chiaramente in piena zona a traffico limitato. Segue  una mattinata in giro per il centro di Sassari, dove entro nel duomo, bevo del mirto ghiacciato come aperitivo osservando una mamma sputtanarsi l’intero stipendio alla macchinetta del poker, fumo sigarette all’ entrata di una pasticceria con il sole e la pioggia, aspetto stanco morto! Il dj Davide (anche se è andato a dormire alle 6 del mattino) è di parola e, come previsto, ci raggiunge per pranzo ad una tipica osteria Sassarese. Io non resisto e ordino un orgia di enormi lumache al sugo rosso piccante e vino rosso; passerò così le successive 48 ore a deglutire saliva con un retro gusto di lumaca improbabile e ovviamente a ordinare le peggio bibite per superare questo disagio nel palato…Il Tumbao è particolarmente grande e a due piani. Dopo il sound-check e una pizza intuiamo che il numero di freaks in arrivo sarà competitivo dalla velocità e dal modo di preparare i banconi per i cocktail della decina di baristi sparsi per l’arci. La previsione è più che fedele alla realtà, da lì a poco non ci si muove più! Davide è un Dj fighissimo (speriamo di riuscire a portarlo a suonare in Friuli presto), passa a un genere all’altro con il sorriso e la gente non smette mai di ballare. Viene spesso rimandato l’inizio del concerto, ma quando è il nostro momento i liquidi in sala come quelli sparsi sotto la mia gonna si fanno sentire a modino…Il concerto funziona e anche se la gente non vede l’ora di ballare on stage (momentaneamente non accessibile), segue comunque attenta e incuriosita. Passo buona parte del gig a suonare e a comunicare a sguardi con quelli piazzati sul balcone del 2 piano esattamente sopra la mia testa. Vendiamo svariati cd dal palco (disposti nella 24 ore anni 70 da rapina del biondo)  che non c’è tempo per montare un banchetto: la frenesia collettiva sta sparando tutti uno stato confusionale notevole. Il moro e il biondo sono molto “stanchi”, io mi sento più in forma che mai; passerò la serata in gonna a “conoscere” fanciulle, evitare risse, assaggiare cocktail mega giganti grazie alla generosa bimba con le banane in testa del bar delle alte, fare tetris discutibili fra la cucina e la punto del biondo in strada, speciali colazioni e genuine chiacchierate con Davidone e infine fumare sigarette pensando;” hei biondo non potrà piovere per sempre ih?…” By the way, questo sì che è un locale! sgrassie Davide, il suo babbo Vincenzo, le bariste e tutti quelli del primochef del cosmo!